Quale tipologia di mutuo scegliere?

Una volta che hai individuato l’immobile che ti piace e pensi che possa soddisfare le tue esigenze dovrai valutare la necessità o meno di dover richiedere un mutuo per l’acquisto.

Il primo passo da fare è rivolgerti alla tua banca per valutare la fattibilità del finanziamento di cui avrai bisogno.

E la prima domanda che ti farai sarà “quale mutuo scegliere? Qual è il più conveniente per me?”.

Tutto normale…ci siamo passati in molti!

Accendere un mutuo significa intraprendere un impegno economico a lungo termine e che andrà inevitabilmente ad incidere sul tuo bilancio familiare.

Per questo motivo ci sentiamo in obbligo di consigliarti di fare tutte le valutazioni del caso, e farle in maniera attenta, affinché tu possa scegliere la soluzione migliore.

Ma di cosa devi tenere conto? Te lo sei chiesto … vero?

Prima di tutto dovrai valutare l’importo di cui avrai bisogno, la rata mensile che dovrai pagare alla banca, le condizioni del finanziamento e la sua.

Dovrai anche tenere conto degli impegni già in essere (o quelli futuri se programmati).

La prima cosa che secondo noi è la più importante è la scelta del tasso di interesse.

A grandi linee possiamo dirti che il tasso fisso ti consentirà di avere delle percentuali relativamente basse ma avrai la certezza dell’importo della rata che pagherai per tutta la durata del finanziamento ed è costituito dallo SPREAD più il tasso dell’indice di riferimento EURIRS (detto anche IRS).

Il tasso variabile invece, prevede delle percentuali di interesse ancora più favorevoli rispetto al tasso fisso che però potrebbero subire variazioni nel tempo (in rialzo o al ribasso) e non ti daranno la sicurezza di pagare una rata sempre dello stesso importo ed è costituito dallo SPREAD più il tasso dell’indice di riferimento EURIBOR.

Ma cosa sono tutte queste parole strane?

Oltre al tipo di tasso da scegliere, dovrai conoscere bene anche il significato delle parole SPREADEURIBOREURIRST.A.N. e T.A.E.G.… ma siamo sicuri che il significato di qualcuna di queste già lo conosci!

Il termine SPREAD, in ambito finanziario, indica il margine di interesse bancario ovvero il margine di guadagno applicato da una banca sul costo del denaro.

L’EURIBOR invece è il costo del denaro, mentre l’EURIRS è il tasso base tenuto in considerazione dalle banche per calcolare gli interessi fissi .

Aggiungendo allo SPREAD il tasso dell’EURIBOR si ottiene il tasso nominale annuo che viene applicato ad un mutuo (conosciuto come T.A.N.) per il calcolo della rata riferito all’anno ma, non tenendo conto del tipo di rateizzazione, lo si definisce come un puro tasso nominale.

Viene definito come puro tasso nominale proprio perché non tiene conto nemmeno dei costi accessori che gravano su un mutuo e che comunque vanno ad incidere sul calcolo del costo totale del finanziamento.

Il T.A.E.G. (tasso annuo effettivo globale) è il costo complessivo del mutuo che ricomprende anche le spese accessorie, di perizia e di istruttoria (conoscendo il T.A.E.G. potrai effettivamente confrontare le varie offerte di mutuo perché tengono effettivamente in considerazione tutte le spese accessorie).

Possiamo quindi dire, anche con estrema certezza, che l’elemento fondamentale di cui tenere conto per la scelta di un mutuo è il tasso di interesse, ovvero la percentuale di calcolo che stabilirà l’ammontare degli interessi che dovrai pagare alla banca.

La rata da versare alla banca sarà quindi costituita dalla quota di ammortamento (le quote di ammortamento sono indicate nel piano di ammortamento che è un programma graduale di restituzione del debito e ne esistono diversi tipi), dalla quota di interessi e da eventuali altre spese (per esempio le spese di incasso rata o assicurative).

Dopo aver visto i tassi di interesse, da cosa è composta la rata di mutuo e gli indici di riferimento, vediamo brevemente quali altre tipologie di mutuo esistono attualmente sul mercato per l’acquisto di una casa, oltre quelle a tasso fisso e a tasso variabile:

  • a tasso variabile a rata fissa: la rata è sempre costante rispetto a quella iniziale e nel tempo varierà la durata del periodo di rimborso. Vale a dire che se i tassi si abbasseranno, si ridurrà la durata; in caso contrario, la durata si allungherà rispetto alla data di scadenza prevista a inizio contratto;
  • a tasso variabile con cap: si tratta di un tasso variabile che prevede però un limite massimo predeterminato;
  • a tasso misto: il tasso può essere modificato nel corso del finanziamento ma alle condizioni previste già in origine;
  • a tasso bilanciato: in questo caso il tasso è costituito da un lato a tasso fisso e dall’altro a tasso variabile.

Per quanto riguarda il piano di rimborso, dovrai sceglierlo in relazione all’importo che richiederai relazionato alla tua capacità finanziaria.

Ti spieghiamo meglio.

E’ buona norma tenere conto che l’importo della rata che andrai a pagare mensilmente non dovrà superare il 30% delle tue entrate.

Non dovrai vivere solo per pagare il mutuo di casa o no?

Tuttavia ci sentiamo anche di dirti che non sempre la banca con la quale intratteniamo il rapporto di conto corrente è quella che ti concederà un mutuo alle condizioni di mercato migliori.

Per fortuna oggi ci sono moltissimi siti che offrono la possibilità di utilizzare i loro comparatori online mediante i quali, inserendo semplicemente pochi dati, ti restituiscono delle simulazioni abbastanza attendibili ed in base alle quali potrai orientarti e decidere di contattare direttamente l’istituto di credito che ha offerto le condizioni migliori.

Tra i migliori comparatori che potrai utilizzare gratuitamente ti suggerisco di utilizzare questo oppure provare con quest’altro.

Ti diamo un altro consiglio: prima di firmare un preliminare (leggi qui) assicurati che la tua banca, in base alla documentazione che produrrai, esprima un parere positivo per la concessione del mutuo (meglio se otterrai un documento con il quale l’istituto di credito si impegna a concederti quella somma – a quelle condizioni – entro determinato lasso di tempo).

Ricorda che le banche normalmente concedono fino all’80% del valore di mercato di un immobile, anche se qualche istituto può arrivare a finanziarti anche il 100% dell’importo (in questo caso le banche richiedono maggiori garanzie al richiedente e i tassi sono più elevati).

Concludendo questo articolo, vorremmo consigliarti anche di chiedere informazioni ad un mediatore creditizio e se non sai qual è il suo ruolo e cosa può fare per te, ti invito a cliccare qui.

Se hai domande o dubbi puoi scriverci utilizzando i nostri contatti, oppure lascia qui sotto un tuo commento e condividi l’articolo con i tuoi amici.

Buona giornata!

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